Carmelo Crea riesce ancora oggi ad essere un artista di grande spessore, non solo per l’evidente bellezza delle sue opere e l’originalità dei soggetti, ma piuttosto per il suo essere versatile e poliedrico, cosa che gli ha consentito, durante il suo percorso, di sperimentare diverse forme d’arte, diversi stili e materiali, cambiando soggetti e ambientazioni, per poi trovare la sua strada definitiva, quella attraverso cui Crea riesce ad esprimere al meglio la sua fantasia, incanalando le sue idee in un gesto artistico di grande purezza e spontaneità. Inizialmente legato ad un’arte molto più tradizionale, Crea vanta una prima produzione artistica di grande bellezza, tra paesaggi e nature morte che hanno fatto rivivere quel realismo pittorico di qualità, ancorato alle tradizioni artistiche e stilistiche che hanno ispirato l’arte di centinaia di artisti, produzione che si è lasciato alle spalle una volta scoperta la sua vocazione, e cioè l’arte digitale; l’adattarsi ai tempi che corrono ha fatto sì che Carmelo potesse trovare lo spunto iniziale per cercare altri linguaggi espressivi, ritrovando la completezza della sua personalissima segnica in elaborazioni digitali dai colori brillanti, volutamente esagerati e sgargianti, che altro non fanno che simboleggiare l’intensità dei sentimenti gioiosi e goderecci del Maestro. Un insieme di caratteristiche estetiche e segniche che fanno, dell’arte di questo artista, un baluardo di modernità. Amante delle donne e della bellezza di cui sono spesso portatrici, Crea dà vita ad una serie di opere che celebrano la goliardia erotica e i sani vizi che colorano la vita. Un’espressione artistica sincera che nasce da una fervida immaginazione e dall’intelligenza di creare un mix equilibrato tra forme e contenuti, senza mai eccedere in particolari che possano sovrastarne altri. SANDRO SERRADIFALCO